I sei secondi per far notare il tuo CV in inglese

Businessman accepted CV sitting in the office

A cura di The CV Architect

Cosa vede un recruiter quando legge il tuo curriculum in inglese? Quali dettagli vengono presi in considerazione e quali invece vengono tralasciati? A questa domanda ha risposto la compagnia americana Ladders Inc, che ha condotto uno studio scientifico per analizzare il comportamento dei selezionatori di personale quando effettuano lo screening dei curricula. Questi i risultati della ricerca:

LO STUDIO
Lo studio, condotto su base scientifica, ha utilizzato una tecnologia nota come “eye-tracking” per registrare il movimento delle pupille dei recruiters nello screening dei cv in inglese. In questo modo, è stato possibile realizzare un tracciamento oculare che definisce l’intero percorso effettuato dall’occhio durante la visione. Nel particolare, lo studio di Ladders ha esaminato il comportamento di 30 selezionatori di personale incaricati di visionare profili di candidati per un periodo di 10 settimane, registrando i dati su cui si sono soffermati maggiormente.

I risultati dello studio sono stati sorprendenti, perché per la prima volta si è osservato il comportamento nel mondo reale dei recruiters. Le informazioni raccolte si sono rivelate utili sia per i candidati che per i selezionatori di personale; ai primi per intuire cosa davvero sia fondamentale per avere un cv efficace, ai secondi per capire quale sia il modus operandi dei selezionatori stessi e le tendenze nello screening dei curricula.

COSA LO STUDIO HA VOLUTO DIMOSTRARE
Lo studio si è proposto di investigare i seguenti punti:
Un resume riscritto da un professionista fa la differenza agli occhi del recruiter?
Esattamente quanto tempo impiega un recruiter nello screening di un cv in inglese?
Un profilo online come LinkedIn influenza un recruiter allo stesso modo di un normale curriculum?

I SORPRENDENTI RISULTATI
1) Il concetto di usability: secondo i risultati della ricerca, ogni selezionatore tende a seguire un “visual path” nell’analizzare sia un curriculum in word/pdf che un profilo on line. Questo significa che un layout organizzato aiuta sicuramente la lettura e la revisione del curriculum. Scendendo più nel dettaglio, i cv scritti in maniera professionale CV in Inglese professionale - The CV Architect(B), presentano immediatamente una migliore gerarchia di contenuti, mettendo in evidenza ciò che il recruiter si aspetta di trovare.
Lo studio ha infatti utilizzato una scala da 1 a 7 per valutare il gradimento, stabilendo che i curricula riscritti in maniera professionale si assestavano su una media di “usability” del 6,2, ovvero il 60% di gradimento in più rispetto al 3,9 della prima versione (A). Lo sguardo del selezionatore tendeva invece a sfuggire e distrarsi nei cv in inglese organizzati male e senza una corretta gerarchia di informazioni, generando una difficoltà nel prendere una decisione finale. I curricula professionali venivano quindi descritti come “più chiari” e “più leggibili”.

2) Il tuo cv viene letto in soli sei secondi: Questa la sorprendente verità scaturita dallo studio. In particolare, la ricerca ha individuato sei punti principali dove l’occhio del recruiter tende a soffermarsi:
Nome
Posizione / Azienda attuale
Posizione / Azienda precedente
Inizio / Termine posizione attuale
Inizio / Termine posizione precedente
Istruzione

Oltre a questi sei punti chiave, i selezionatori non sembrano essersi soffermati in particolar modo su altri dettagli utili per la ricerca della posizione aperta. Lo studio ha inoltre stabilito che ogni recruiter impiega in media 6 secondi per decidere se un profilo possa andare bene o no. Dato che le decisioni venivano prese soprattutto su questi sei elementi, si è dedotto che un curriculum troppo dettagliato non avesse impatto quanto uno più essenziale e diretto. Non a caso la tecnologia utilizzata per lo studio ha rilevato che, anche davanti ad un cv più fitto, ogni recruiter ci metteva comunque 6 secondi per rispondere alla domanda “adatto / non adatto”.

3) Perché il profilo LinkedIn non aiuta: altro dato sorprendente nasce dall’impatto cognitivo scaturito dall’analisi del profilo di LinkedIn da parte di un recruiter. I profili on line, infatti, mostrano una maggiore complessità visiva, causando una perdita di attenzione da parte del selezionatore di personale. Le pubblicità e le cosiddette “call to action” confondono ulteriormente, riducendo la capacità del recruiter nell’analizzare i profili. Il sistema di eye-tracking ha inoltre rilevato come il 19% del tempo speso sulla pagina si concentri sulla foto del profilo, invece che soffermarsi su altre informazioni rilevanti.

CONCLUSIONI
Si dice che gli occhi siano lo specchio dell’anima; certo è che, grazie alla tecnologia dell’eye-tracking, è stato possibile riuscire ad avere una visione molto chiara del comportamento dei selezionatori di personale. Non possiamo ancora leggere nella loro mente, anche se qualche elemento in più ora lo abbiamo.
Lo studio ha generato una serie di naturali e logiche considerazioni. Innanzitutto è importante rivolgersi ad un professionista per riorganizzare il proprio curriculum vitae, facendo sì che sia ben organizzato e con una gerarchia di informazioni immediatamente chiara. Per quanto riguarda il profilo on line, è necessario assicurarsi che sia semplice da leggere, senza troppi elementi di disturbo.
Un curriculum in inglese riscritto in maniera professionale può quindi fare davvero la differenza in tema di recruiting. Se il tuo obiettivo è ottenere un nuovo lavoro o trasferirti all’estero, visita The CV Architect per maggiori informazioni su come ottenere il massimo dal tuo cv e cover letter in inglese.

 

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2 Comments

  1. Buongiorno,sono la mamma di una ragazza che ha tutte le intenzioni di frequentare a partire dal prossimo anno accademico 2016-2017 la facoltà di Psicologia presso un’università londinese.I miei dubbi sono parecchi,ma riguardano soprattutto le questioni economiche e il ben noto ” prestito d’onore”.Sinceramente non me la sento di accollarle fin da ora un debito non indifferente,d’altra parte non voglio tarpare le ali a mia figlia e non andare incontro ai suoi sogni.Qualcuno mi può aiutare a far luce in questa situazione per me anche imbarazzante e nebulosa per cortesia?Chiedo consigli,informazioni e chiarimenti,ma anche spassionati giudizi.Grazie mille.Potete anche contattarmi sulla mia mail Magnani.angelica@gmail.com

    1. Buonasera Angelica! Il prestito del governo in realtà è un modo estremamente sicuro e trasparente per pagare gli studi universitari: si può fare domanda dopo aver ricevuto la conferma da parte dell’università e poi una volta accettata la richiesta (non dovrebbero esserci problemi) non si deve pagare nulla. Una volta che lo studente inizia a lavorare e a guadagnare almeno 21.000 sterline lorde l’anno, paga una piccola cifra mensile, che varia a seconda dello stipendio. Una mia amica, ad esempio, guadagna circa 21.000 sterline lorde all’anno e paga curca 10 sterline al mese di prestito sulla sua busta paga. Non male, vero? Il prestito si estingue dopo 30 anni dalla sottoscrizione. Non devi preoccuparti si tratta di una soluzione molto sicura e alla portata di tutti. Nel caso in cui tua figlia dovesse tornare in Italia, però, deve farlo presente perché continuerà a pagare il prestito, ovunque vada, anche se sempre a piccole rate.

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