Pssst! Per lavorare a Londra e pagare le tasse dovete aprire il NIN – National Insurance Number: leggete qui come fare.
Scandaloso: ho aperto questo blog un anno e mezzo fa – 18 mesi precisi precisi – e ancora non ho scritto un post su una delle principali ragioni per cui gli italiani decidono di lasciare lo Stivale alla volta della Perfida Albione: il lavoro! Ovvio, no?
Lavorare a Londra è il sogno di molti, laureati e non, giovani e non, e in Rete è facilissimo imbattersi in testimonianze contrastanti rilasciate da persone che o si aspettavano di trovare immediatamente una posizione prestigiosissima e pagatissima non appena messo piede in città, oppure che trovano subito la posizione dei loro sogni grazie all’esperienza lavorativa maturata in Italia, oppure che sono laureati ma non trovano niente di meglio che lavoretti in café e ristoranti, e potrei andare avanti all’infinito.
Di cose da dire ce ne sono tante, ma credo che come prima cosa sia necessario rompere un po’ le scatole in merito ad alcune questioni di fondamentale importanza:
1. L’inglese. Lo. Dovete. Sapere. Ora, io posso anche provare a capire la lamentela del “Vengo a Londra per imparare la lingua e se nessuno mi dà lavoro come faccio a pagarmi i corsi di inglese, quindi ad impararla?” però no, onestamente, di questi tempi la trovo completamente insensata. Prima imparate l’inglese, poi cercate lavoro a Londra. E’ così che devono essere le cose. Se emigrate in un Paese straniero non potete pretendere che vi prendano a lavorare se non capite nulla di quello che vi dicono e, al tempo stesso, non avete la più pallida idea di come rispondere alle domande che vi fanno o di come comunicare con il vostro capo, colleghi, etc. Il mondo intero parla inglese, e con un po’ di sforzi nella vita di tutti i giorni è possibile apprendere la lingua anche senza spendere cifre astronomiche o sacrificare metà delle proprie giornate. A proposito, ecco un mio vecchio blog post in cui suggerivo un po’ di strumenti e metodi per studiare l’inglese, anche gratuitamente.
2. Il Curriculum Vitae. Niente Europass, please! Bruciatelo, datelo in pasto al tritarifiuti, ricavateci dei coriandoli, fateci un falò di Ferragosto, ma per piacere non portatelo con voi a Londra! Il vostro CV deve essere semplice e breve, massimo due pagine, e deve esprimere in modo chiaro ed efficace le vostre conoscenze e competenze in un determinato ambito. Partendo da questo esempio scemo da me pubblicato, ecco cosa non può mancare nel vostro Curriculum Vitae per cercare lavoro a Londra: contatti (indirizzo, e-mail e numero di telefono possono bastare); nella sezione Profile spiegate brevemente qual è il vostro profilo professionale e gli anni di esperienza; in Skills and Experience “sezionate” le vostre capacità e raggruppatele in macro sezioni; Employment History e Education&Training si spiegano da sé, non state a dilungarvi in descrizioni dettagliate, data nome dell’istituto/azienda e titolo di lavoro/studio sono più che sufficienti; elencate in IT Skills e Foreign Languages le vostre capacità e conoscenze e, infine, inserite anche una o due righe di hobbies. E non dimenticate, in fondo, “References – Available on request”.
3. La cover letter. Tutti i datori di lavoro inglesi si aspettano di ricevere, insieme al Curriculum Vitae, anche una vostra Cover Letter che sia in grado di spiegare nel giro di una decina di righe perché vi state candidando per quella posizione, perché volete quel lavoro, perché desiderate lavorare per quella azienda, perché pensate che potreste essere un valore aggiunto per la compagnia e perché dovrebbero prendere voi invece di qualcun altro. Evitate le sbrodolature inconcludenti (“sono preciso e puntuale, puntiglioso e gran lavoratore“) e snocciolate risultati concreti ottenuti in ruoli simili (“so fare 50 caffè al minuto” oppure “in tre mesi ho migliorato i profitti di blabla del 60% rispetto allo stesso periodo nel 2012” eccetera eccetera). Mettetevi nei panni del datore di lavoro che riceverà la vostra candidatura. Scrivete la cover letter, rileggetela, fatela “riposare” per qualche ora, poi riprendetela in mano e, se non vi piace o non vi convince del tutto, correggetela o riscrivetela. Sbatteteci la testa sopra fino a quando non vi sembrerà perfetta.
4. I requisiti. Mandate la vostra candidatura solo ed esclusivamente per posizioni per le quali pensate di avere i numeri: è inutile mandare il CV per un lavoro di Marketing Manager se non avete alcun tipo di esperienza nel settore, e così vale per tutte le altre professioni. Controllate sempre accuratamente i requisiti. Io capisco che voi pensiate “massì ce provo lo stesso che me costa“, ma se ragionate così ogni giorno finirete per buttare via un sacco di tempo prezioso. Tenete d’occhio le offerte di lavoro che vi interessano, e se pensate di non avere i numeri adatti per inviare la vostra candidatura, allora sfruttate l’occasione per segnarvi i requisiti che vi mancano, dopodiché cercate di metterci una toppa: corsi gratuiti, corsi online, manuali, tirocini, trovate un modo per colmare le vostre lacune e fare tesoro dei nuovi insegnamenti.
5. Il colloquio di lavoro. E’ fatta, dite voi: l’inglese lo parlo, il Curriculum è ok, la Cover Letter è una bomba, ecco che iniziano a fioccare i primi colloqui di lavoro. Bene, buon per voi. Ma non è ancora detta l’ultima: se non date sufficiente importanza ad alcune semplici regolette, all’apparenza banali, rischiate seriamente di mandare a monte le vostre chance di passare i colloqui. Prima di presentarvi ad una interview, specie se parliamo di aziende, anche piccole, dovete assolutamente essere preparati su tutto ciò che la riguarda. Scrivete una vostra presentazione, parlate del vostro percorso, dei vostri studi (senza dilungarvi troppo), delle precedenti esperienze professionali e ricordatevi di quello che avete scritto nella Cover Letter, ovvero convincete i selezionatori che voi siete le persone adatte per quel lavoro. Provate ad immaginare quali domande potrebbero rivolgervi: pregi e difetti (non dite “troppo preciso/a“, non ci casca più nessuno) , come vi immaginate tra dieci anni, quali obiettivi volete raggiungere. Non parlate MAI male dei vostri precedenti datori di lavoro, e non dite che vi piace cambiare spesso lavoro perché altrimenti vi troveranno inaffidabili. Rispondete in modo chiaro e sicuro, sorridete! (evitando le risate sguaiate, magari). Vestitevi in modo sobrio ed elegante: trucco leggero per le donne, no a barba e capelli lunghi negli uomini (specie nella ristorazione). Giacca e cravatta per uffici e lavori di un certo prestigio, da una parte, giacca e camicia smart per tutti gli altri (anche ristorazione).
6. Siate critici con voi stessi! A Londra la competizione, specie in alcuni settori, è talmente feroce che la sola laurea e/o ambizione non basta per aggiudicarsi un lavoro che si desidera più di qualsiasi altra cosa. E’ inutile lamentarsi o piangersi addosso, l’unica cosa che potete fare è raccogliere forza e coraggio (alle volte servono) e aprire un confronto sincero e serrato con sé stessi: Dove sto sbagliando? Cosa posso fare per migliorarmi? Cosa mi manca per risultare appetibile alle aziende che mi interessano? e via dicendo. E’ difficile e complicato, perché essere critici con sé stessi significa soprattutto rimettere in discussione tutto quello a cui si era abituati, perfino le lodi tessute da persone vicine in grado di pompare l’ego ed offrire conforto e speranza per il futuro. I datori di lavoro, però, purtroppo non sono nostri amici e difficilmente lo diventeranno: a loro interessano persone competenti e gran lavoratrici, e non di quanto siate bravi e precisi (cioè, oddio, anche quello, ma non è il punto fondamentale).
Infine, un piccolo consiglio: un po’ di tempo fa, quando ancora cercavo lavoro in Italia e mi dimenavo tra innumerevoli lavori da free lance e collaborazioni varie, nel momento in cui mi sono decisa a “smontare” il mio Curriculum e la mia Cover Letter ho capito che il lavoro da fare era molto, e per semplificarmi la vita ho agito nel seguente modo: ho preso un foglio bianco, una penna, mi sono seduta alla solita scrivania e ho iniziato ad elencare, su un lato del foglio, le capacità e le conoscenze accumulate da quando avevo iniziato a lavorare, e su un altro lato i miei difetti (in ambito lavorativo), le cose che avrei voluto o dovuto imparare. Puro e semplice brainstorming. Con una penna in mano e un foglio bianco immacolato su cui scrivere è più facile lasciarsi andare e fare chiarezza nella propria testa e nel Curriculum, un metodo che si è rivelato utilissimo!
Letto tutto? Bene: vi do due giorni di tempo per mettere a posto Curriculum Vitae e Cover Letter, tenetevi pronti per un bel post con un bel po’ di risorse online utili per cercare lavoro a Londra! (coming up soon)
[Banalmente] a Londra è anche su Facebook, Twitter, Instagram e Pinterest!
Ciao! sono una delle tantissime che se ne va dall’italia per cercare fortuna qui a Londra e, quindi, girovagando per il web alla ricerca di informazioni, mi sono imbattuta in questo blog a parer mio molto utile e ben fatto (insomma, dici le cose come stanno senza fare troppi giri di parole). E niente, te lo volevo dire, sicuramente userò questo blog quando avrò bisogno di info anche perchè sono già in modalità “nontroveròmailavoroaiutoansia”. Volevo chiederti un consiglio: in questo momento io sono ospite del mio fidanzato che però vive in un campus universitario (quindi diciamo che non so quanto sia “legale” questo mio stare qui): per aprire un conto in banca e ottenere il NIN dici che è meglio dare l’indirizzo di altri amici che vivono a Londra così passo per loro ospite?
Ti ringrazio per la risposta!!
Buona giornata 🙂
Ciao, e grazie per il tuo commento innanzitutto! Sì, per fare il NIN e aprire il conto in banca ti consiglio di dare l’indirizzo dei tuoi amici, se nel campus non sei registrata è meglio stare attenti, solo per precauzione, onde evitare sospetti! Una volta che avrai trovato un’altra sistemazione però è di fondamentale importanza che comunichi immediatamente il tuo nuovo indirizzo sia alla banca che al JobCentre in cui hai fatto il Nin tramite il numero di telefono che ti forniranno loro!
Ciao! Innanzi tutto volevo farti sapere che il tuo blog è fantastico e utilissimo 🙂 Avrei alcune domande da farti e spero che tu possa rispondermi: ho compiuto 18 anni da poco e sto prendendo in considerazione l’idea di trasferirmi a Londra non appena avrò terminato il liceo. Purtroppo non ho nessunissima esperienza lavorativa (se non qualche serata da cameriera alle feste di paese), pensi che in qualche modo riuscirei comunque a trovare un impiego? Il mio inglese è discreto, non parlo benissimo ma capisco quasi tutto, scrivo e leggo perfettamente. Un’altra cosa, credi che trasferirmi a Londra completamente da sola (non conosco nessuno lì e nessuno verrebbe con me) sia impensabile? Spero di non averti disturbato, mi sono rivolta a te perché sei davvero disponibile ❤
Ciao, e grazie mille! Trovare lavoro a Londra in negozi, pub, bar, fast food, catene, ristoranti e via dicendo non è difficile, anche se non hai molta esperienza lavorativa. L’unica cosa: cerca di venire a Londra con un ottimo inglese! Tantissime persone vengono qui pensando di parlare bene e poi quando sono qui si trovano un po’ spiazzate, lo “shock” iniziale c’è sempre e comunque, anche per chi parte pensando di saperlo parlare. Anche se pensi di essere bravina, non accontentarti e cerca di migliorare ancora, soprattutto il parlato: parlare bene inglese in Italia è diverso che parlarlo bene a Londra, credimi, io sono partita con un Advanced (C1) e quando sono arrivata qui mi sentivo una cretina. Esercitati molto, anche con madrelingua se ne hai l’opportunità, perché è quello che ti servirà quando sarai qui… Con una buona conoscenza dell’inglese troverai lavoro più facilmente e ti inserirai con meno difficoltà!
Perfetto, grazie mille, sei stata velocissima! Per quanto riguarda l’inglese seguirò sicuramente il tuo consiglio 😀
Figurati! Sì, è il consiglio che do sempre a tutti, anche a costo di sembrare noiosa, ma è meglio sforzarsi prima per avere meno problemi una volta che si è a Londra! in bocca al lupo!
ciao!
Ti ho lasciato un messaggio su facebook tramite la pagina; appena puoi, dagli una letta
grazie mille 🙂
Ciao Alessio! Non so per quale motivo ho avuto dei problemi a rispondere su Facebook, non mi invia i messaggi. Riprovo domani, altrimenti ti rispondo qui!
ciao!
non ti preoccupare… se vuoi puoi anche scrivermi direttamente un messaggio privato su facebook (cioè dal tuo profilo privato al mio)
grazie 🙂