Nel 2014 non esistono più scusanti per non sapere l’inglese, per di più in un mondo sempre più fast-paced e competitivo in cui la conoscenza di almeno due lingue straniere, oltre il proprio idioma-madre, è data quasi per scontata.
Le classiche giustificazioni “la mia insegnante di inglese al liceo era incapace e la sua pronuncia lasciamo stare” oppure “in Italia nessuno parla inglese, perfino i film vengono doppiati in italiano, etc.” non reggono più, soprattutto da quando in Rete hanno iniziato a fare la loro comparsa numerosi strumenti, piattaforme, start-up e chi più ne ha, più ne metta, per imparare l’inglese e molte altre lingue straniere. Anche gratuitamente. Un po’ di tempo fa ne avevo largamente parlato in questo post, elencando soluzioni sia gratis sia a pagamento per studiare e/o migliorare la lingua inglese.
Guarda caso, c’è chi in Italia non se n’è stato con le mani in mano ed ha saputo cogliere il crescente bisogno di miglioramento delle proprie skills linguistiche espresso sempre più frequentemente da persone di tutte le età – vuoi per studio, vuoi per lavoro, vuoi per futuri progetti di espatrio – per creare un servizio accessibile e innovativo, ma soprattutto utile, alla portata di tutti.
Fluentify nasce dalle menti e dalle capacità di quattro giovani torinesi: Giacomo Moiso (CEO), Claudio Bosco (Direttore Creativo), Andrea Passadori (Marketing) e Matteo Avalle (CTO). Un’idea vincente in grado di raccogliere sin da subito consensi e attenzione da parte dei media, nonché prestigiosi riconoscimenti internazionali. Ad oggi, Fluentify conta più di 12.000 iscritti e 50 tutor madrelingua.
Che cos’è Fluentify e come funziona
“Speaking, everything changes“: un concept che la dice lunga. Fluentify è infatti una piattaforma online, a pagamento, che permette di imparare l’inglese attraverso lezioni in video conferenza con tutor madrelingua professionali, accuratamente selezionati e provenienti da Paesi anglofoni. Ma il bello deve ancora venire: dimenticate le polverose e anacronistiche lezioni dense di grammatica e di vocabulary da studiare a memoria per il giorno successivo, la start-up torinese non è niente di tutto questo. Flessibilità è la parola d’ordine per la gestione dei corsi, una caratteristica che consente di personalizzare le modalità attraverso cui studiare o migliorare l’inglese: grazie a questo, lo studente avrà modo di focalizzarsi solo ed esclusivamente su quello che desidera effettivamente imparare e, soprattutto, da chi.
Dopo aver effettuato la registrazione, si riceve l’invito per completare un veloce test d’inglese e verificare così il livello di conoscenza della lingua (il risultato finale viene inviato subito dopo via e-mail). Fatto questo, si passa alla compilazione del profilo: in particolare, bisogna specificare il livello di inglese e gli hobby, questi ultimi serviranno per semplificare la scelta del tutor madrelingua in base alle preferenze date.
Scegliere il tutor
Si aprirà una griglia con tante facce diverse: ecco i tutor di Fluentify. Sono una cinquantina e vengono da tanti Paesi diversi, ovviamente anglofoni. Sono tutti professionisti selezionati, non semplici madrelingua. A questo punto ci si può sbizzarrire: volete parlare con qualcuno sfoggiante un accento inglese del Sudafrica o del Canada? Inghilterra o Stati Uniti? E poi: trovare un tutor con interessi simili ai propri (o esperti in determinati ambiti) non può che stimolare la conversazione e, soprattutto, esercitare l’inglese per gli scopi che ci si è prefissati. C’è chi ha bisogno di studiarlo/migliorarlo per viaggiare, chi per motivi di lavoro, chi altri per studio o per pura passione. Stabilire obiettivi e limiti aiuta a compiere la scelta migliore. Dopo aver selezionato un tutor di proprio gradimento, infine, si prenota la lezione a seconda dei giorni e degli slot disponibili. Le singole sessioni durano 30 minuti e hanno costi variabili dagli 8 ai 15 euro. Inutile specificarlo, è possibile utilizzare Fluentify OVUNQUE si voglia, basta un computer e una connessione Internet (e casse/microfoni funzionanti!).
La mia esperienza con Fluentify
Anche io ho avuto il piacere di accedere ad una sessione di inglese su Fluentify: dopo aver superato il test e aggiornato il profilo, ho selezionato un tutor basandomi soprattutto sulla sua provenienza (io sono una dura e pura del favoloso, sexy, fascinoso, ehm, sorry, British accent, quindi la mia scelta non poteva che ricadere su di un tutor 100% UK) e sulla disponibilità. Ho prenotato quindi, da brava, lo slot in cui il mio insegnante offriva disponibilità e ho aspettato che scattasse l’ora X. La lezione è durata mezz’ora, ed è letteralmente volata: trattandosi della mia “prima volta”, il tutor da me scelto, un ragazzo di Edimburgo (ma con accento 100% british) ha seguito la prassi con cui di solito conduce le prime lezioni, quindi mi ha chiesto di parlare di me, dei miei interessi, del mio lavoro, etc. Gli ho chiesto di correggermi eventuali errori al termine della sessione, cosa che lui puntualmente ha fatto. Ed ho scoperto che: ho uno spiccato accento londinese (are you serious? really? I can’t believe it! vivere a Londra per un anno e passa a qualcosa è servito), è una vita che faccio errori abbastanza stupidi (ad esempio, dico one year and a half invece di one and a half year). Insomma: tutor promosso a pieni voti, anche per la capacità di estendere la conversazione su più argomenti, ed imparare così vocaboli e modi di dire nuovi. A fine lezione è possibile votare il tutor e lasciare una recensione. Che aggiungere? Esperienza assolutamente positiva.
Considerazioni finali su Fluentify
Se non potete più dei vecchi, triti e ritriti corsi di inglese, per di più tenuti da insegnanti non inglesi, con i soliti libri di grammatica e la sgradevole sensazione di non aver acquisito quella fluency o naturalezza nel conversare che tanto bramate, allora Fluentify è lo strumento che fa al caso vostro. Utile per migliorare la pronuncia ed eliminare l’effetto “maccheronico” tipico degli italiani all’estero (e non solo), non è da sottovalutare nemmeno per quanto concerne la comprensione dell’inglese parlato, una delle “bestie nere” per la maggioranza degli italiani che espatriano nei Paesi anglofoni (soprattutto UK). Al pari di un investimento in un corso di inglese “standard”, inoltre, grazie al sistema di videoconferenza è possibile ottenere miglioramenti e risultati tangibili nel giro di molto meno tempo che non in una classe con tanti alunni in cui non si ha mai la possibilità di parlare, se non occasionalmente e per pronunciare poche frasi di senso compiuto. Ciliegina sulla torta, il sito web di Fluentify è accattivante, funzionale e veloce, veramente piacevole da scoprire e da utilizzare. Da notare che la piattaforma è provvista anche di un efficiente chat in inglese, italiano e francese per rispondere in tempo reale alle domande degli utenti.
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Un’altro sito molto utile per imparare le lingue con insegnanti madrelingua è languages2u.com.
Grazie Laura.