
C’è un momento in cui il treno proveniente da Ponente supera panorami tipicamente post industriali, visivamente periferici, e finisce con l’addentrarsi nell’ultima galleria del tragitto. E’ un momento di transizione dallo sferragliare sulle rotaie ad una vera e propria catarsi, singolarmente accompagnato da un immaginario rullo di tamburi, e le nere mura dell’ultimo tunnel si tingono di un acceso rosso porpora in quello che nient’altro può essere se non un camaleontico tentativo di preparazione allo spettacolo promesso, e spunta a sorpresa un sussurro: “Silenzio”. Le due estremità del tendone rosso si spiegano in volo, rivelando la luce e, sotto di essa, la città algida e maestosa mai sazia di riverenze.
C’è un momento in cui il treno in viaggio da Savona a Genova Piazza Principe mette a zittire se stesso e tutto il mondo intorno, come a trattenere il respiro prima di un lunga immersione in acqua, e sembra dica nel silenzio: “Tacete, sciocchi, e ammirate la Superba”.
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E’ proprio così, come tu lo descrivi!
Bentornata casa per le vacanze oppure è un momento di nostalgia? Un bacione a te!
Sono stata a Genova di recente, solo di passaggio verso la Sardegna ahimè! Ogni volta grandi emozioni! Grazie e un bacione!